Il 14 e 15 Ottobre 2022 a Brescia si è svolta l’Italian Agile Day, la principale conferenza italiana rivolta a persone interessate alle pratiche Agile e Lean, ecco il mio punto di vista.
Dopo 2 anni di conferenza online, a causa delle restrizioni sanitarie e tutela della salute dei partecipanti, è stato molto bello poter ritrovarsi di nuovo in presenza con la comunità di persone che animano questa conferenza. Trovo inoltre sempre bello e d’ispirazione come la conferenza sia anche un’occasione che gli organizzatori del Italian Agile Movement utilizzino per aprirsi alle realtà del territorio in cui la conferenza viene ospitata, in questo caso Brescia con la sua università e il CSMT – Centro Servizi Multisettoriale e Tecnologico.
Un altro aspetto che trovo interessante è la scelta, attraverso delle partnership con delle scuole professionali, di poter far sperimentare a dei ragazzi delle scuole superiori la gestione del catering o il supporto nelle aule agli speaker. Un grazie va sicuramente a loro, oltre che agli organizzatori, volontari, speaker e aziende sponsor, che permettono di realizzare un evento di qualità e totalmente gratuito per i partecipanti.
Takeway list
Questa conferenza mi ha permesso di avere molti stimoli e confronti con figure professionali del mio settore e non. Di incontrare nuove persone o rincontrare professionisti conosciuti nel tempo.
Ecco una primissima lista di spunti interessanti che mi porto a casa da approfondire e su cui studiare e riflettere.
Workshop di Venerdì 14
Sviluppo Outside-In guidato dai test di Marco Consolaro e Alessandro Di Gioia
Lo sviluppo OUTSIDE -> IN guidato dai test fatto di fishbowl Mob, ATDD, BDD e TDD. Con alla fine del workshop tutti i flag verdi!
Agile Portfolio Management in pratica si Stefano Leli e Pino Decandia
Un possibile approccio Agile al Portfolio Management sperimentato in pratica, dove attraverso una scala di prioritizzazione condivisa e una format di condivisione delle iniziative, si possono valutare meglio e scegliere i goal aziendali in modo più consapevole e focalizzato.
Conferenza di Sabato 15
Myth busting in Agile Scaling di Nigel Thurlow
Per ottimizzare il Flow e il valore erogato al cliente, non basta ottimizzare una parte dell’azienda, ma essendo il valore cross dipartimenti e diffuso in tutta l’azienda, le persone, le tecnologie e le skill, bisogna ottimizzare e far evolvere tutto il ciclo produttivo dai bisogni dei clienti ai prodotti erogati al cliente.
Why Agile Transformations Fail (and what to do about it) di Andrea Provaglio
Una riflessione sul perché le transizioni agili possono fallire e come coach, scrum master o agenti della trasformazioni possiamo indirizzarci per far si che non accada.
“Non essere solo abbracciatori di alberi” focalizzandosi anche sul business e non solo sulle persone.
“La cosa più agile che c’è in azienda, sono le persone! Agile è un modo di pensare”
Zettelkasten. Imparare a imparare in un mondo che cambia di Marcello Del Bono
L’obiettivo che mi sono dato con questo blog è di sistematizzare e mettere giù in forma scritta tutto quello che leggo, vedo e a cui partecipo sulle tematiche che mi interessano. in questo talk è stato spiegato da Marcello una tecnica molto interessante: Lo Zettelkasten cioè un sistema di Personal Knowledge Management (gestione della conoscenza personale) che fu largamente usato dal sociologo Niklas Luhmann.
Tecnica che mi sono promesso di approfondire e su cui fare un articolo del blog.
Caro coach, probabilmente stai sbagliando approccio di Matteo Vaccari
In dieci minuti Matteo, prendendo spunto da tre romanzi sulla trasformazione aglie, ha evidenziato di cosa un leader necessita per trasformare un azienda.
In continuità con il secondo talk, mi porto a casa questi 2 elementi importanti:
- rendersi personalmente responsabili dell’esecuzione di una trasformazione agile
- studiare in modo da avere una borsa degli attrezzi più larga possibile
Green principles, cosa sono e come impattano di Francesco Fullone
In dieci minuti di talk Francesco, in modo preciso, citando dati e spiegando in modo semplice ma puntale pone la domanda: “Se la sostenibilità ambientale non fosse solo tema esterno al software?”
Attraverso la presentazione dei Green Software Principle e della Green Software Fondation mi ha illuminato.
Anche qui mi son promesso di approfondire e di fare un articolo del blog in merito, oltre che a sensibilizzare i mie colleghi su tema.
Cosa ne facciamo adesso che non serve più? di Francesco Racanati
Una potente riflessione su un episodio storico importante come il progetto manhattan cercando di rispondere alla domanda: “in che modo possiamo evitare che questo avvenga?”.
Validare le idee e raccogliere il feedback restano pilastri centrali della risposta.
Il racconto mi ha fatto molto pensare all’impatto che il mio lavoro e professionalità può avere in un ambito sensibile e distante da quelli di cui mi occupo abitualmente.
Affecting change from the back of the room di Piergiorgio Grossi
Un talk esperienziale molto interessante, che evidenzia perché il cambiamento avvenga, in una organizzazione consolidata, è necessario creare una relazione con i singoli attori, ad un piano che abbia senso per loro dal neo assunto al amministratore delegato.
Una carrellata di consigli da chi ha lavorato in Ferrari, Ducati ed ora in Credem:
- parti da quello che hai
- ogni team ha bisogno di una storia
- il manager ha la responsabilità dell’energia del team
- non aggiungere strati
- gli strumenti non sono tutti sullo scaffale
- quando funziona i team non sono più solo interessati al “cosa” ma anche al “come”
- solo chi muove le mani può parlare
- spesso la leadership e le competenze non scalano. attenzione ai talenti.
Cos’è la Felicità per te? di Alessandro Colla
Talk molto interessante e bello sulla felicità e come allenarla. Alcuni concetti li avevo già affrontati nel corso The Science of Well-Being di Laurie Santos (che tra l’altro consiglia anche Alessandro). Eccone alcuni in ordine sparso:
La felicità si può cercare di misurare scientificamente con il test PERMA. E’ un test fattibile anche online.
Tendiamo come esseri umani a sovrastimare l’impatto negativo su di noi come forza e tempo.
La maggior parte delle cose che pensiamo ci rendano felici poi alla fine non lo fanno così tanto.
“Non investire in cose”, passato l’effetto meraviglia, la felicità sparisce. “Investire in esperienze” invece ci porta ad essere più felici.
Alessandro spiega poi tecniche per far perdurare la felicità dopo un esperienza, come la tecnica del “savoring” cioè dell’assaporare l’esperienza fermandosi un attimo, che porta fino a 4 settimane in più la felicità derivante da quell’esperienza.
Domandare, sentire, evolvere di Mattia Rapisarda
Le domande sono un tassello importante del nostro lavoro come professionisti, ma non sempre riusciamo a fare quelle giuste.
Mattia evidenzia alcuni punti per rispondere alla domanda di come si possa evolvere in un organizzazione in modo consapevole, partendo da tre parole chiave:
- Domandare
- Sentire
- Evolvere
In conclusione
Ci sono tanti altri talk a cui mi sarebbe piaciuto partecipare, ma ho dovuto fare delle scelte. Sicuramente appena usciranno i video li guarderò al fine di avere anche da essi uno stimolo.
Il ritrovarsi, il raccogliere spunti, le chiacchere e il networking nei momenti di pausa e durante il pranzo, sono tutti elementi positivi per partecipare.
Come credo già da tempo e durante un talk, mi è stato confermato scientificamente, “quest’esperienza” dona oltre che competenze e relazione, una sensazione di benessere e felicità. Questo articolo è il primo passo pratico per fare “savoring” del momento.